lunedì 24 novembre 2014

#25N: PRESIDIO PER CAICOCCI e la Terra Pubblica a Perugia

LA TERRA È UN BENE COMUNE

CAICOCCI NON SI VENDE

Udite,udite!
Nel cuore verde dell’Italia, in una regione a vocazione agricola, succede che in Umbria, politicanti e padroni da una parte negano la terra mentre dall’altra la devastano.
Caicocci è una tenuta del demanio regionale al nord dell’Umbria vicino a Umbertide, un posto meraviglioso.
Un territorio che ti viene una gran voglia di andarci, di starci, di costruire un percorso di condivisione legato all’agricoltura contadina  e alla connessione con le realtà sociali del territorio. Uno spazio dove poter aprire un percorso di autoproduzioni contadine a basso impatto ambientale.
Un luogo rimasto abbandonato per anni e che oggi vede la presenza di donne e uomini che lo vogliono abitare ,che vi vogliono coltivare la terra, dandogli un valore sociale costruendo percorsi legati alla sovranità alimentare, alla riduzione del disagio sociale, alla didattica ambientale, alla costruzione di servizi distrutti dall’austerity, creando una socialità non mercificata.
Terni è la citta dell’acciaio e degli inceneritori, delle discariche industriali incontrollate e delle acque al cromo esavalente. L’esempio di un modello di sviluppo senza prospettive.
Oggi Terni è figlia di una cultura produci\inquina, un territorio esteso vittima delle diossine e degli esavalenti, che vede compromessa la propria  sovranità alimentare,
con una popolazione che non può più produrre cibo utile a sfamare sè stessa. E’ una città che non accetta il ricatto: morire di lavoro o di fame.
Caicocci e Terni: due facce della stessa medaglia.
Da una parte si nega la possibilità di lavorare la terra per costruire cibo a ciclo corto, vendendo quella tenuta agli speculatori o agli amici del Pd.
Dall’altra si inquina un territorio, distruggendo tutte quelle piccole realtà contadine che vivono di autosufficenza alimentare e di vendita dei propri prodotti.
Contadine e Contadini che attraverso il loro lavoro e il loro cibo creano relazioni, condivisioni e sicurezza alimentare e rivendicano il diritto ad una vita degna.
A tutto questo noi ci opponiamo.
Terni e Caicocci sono due vertenze regionali sulle quali aggregarsi per rivendicare il diritto alla terra e alla gestione del territorio da parte delle comunita locali, attraverso pratiche autorganizzate e di partecipazione attiva.

 MARTEDI 25 NOVEMBRE TUTTE E TUTTI A PERUGIA DALLE ORE 9 IN PIAZZA MATTEOTTI
PRESIDIO SOTTO IL TRIBUNALE CIVILE PER SOSTENERE I CUSTODI SOCIALI DI CAICOCCI DENUNCIATI DALLA REGIONE UMBRIA

a seguire pranzo sociale presso la consulta degli immigrati in via Imbriani 2
PER ARRIVARE AL TRIBUNALE: parcheggiare in zona stadio e prendere il minimetrò fino al capolinea (pincetto)
                              LA TERRA NON SI VENDE, NON SI DEVASTA NE’ SI INQUINA.
                                         LA TERRA SI VIVE, SI COLTIVA E SI DIFENDE.

mercoledì 19 novembre 2014

"Decreto Terre Vive è una vendita stile Ebay senza 20% in affitto, senza progettualità e coi terreni svenduti al massimo rialzo" On. Zaccagnini

“L’applicazione del Decreto Terre vive, è una vera e propria svendita sul modello “ebay” delle terre pubbliche, non c’è alcun criterio progettuale di valutazione delle offerte ed alcun tipo di graduatoria. Ma la cosa che più sconvolge, è la mancanza del 20% di terre pubbliche destinate, per legge, ad affitto. Credo ci siano tutti gli estremi per procedere alla richiesta di invalidare il bando terre vive. Se questo è il modo in cui il Mipaaf intende agevolare l’accesso alla terra per i giovani, per creare nuove aziende agricole, c’è qualcosa che non va. Con la liquidità di denaro in mano soprattutto alla criminalità organizzata, dovrebbe essere ovvio il rischio di adottare una svendita ‘’ tipo ebay”. E’ una svendita, infatti, che non risponde neppure ai criteri di legge e sancisce la mercificazione del bene terra, contravvenendo alla art. 44 della Costituzione Italiana.”

“ Le terre pubbliche in alienazione, con il Decreto Terre Vive, sono beni che provengono dal Cra e dal Corpo Forestale, la loro dismissione all’asta, senza alcuna progettualità richiesta dal governo non permette il mantenimento delle coltivazioni e delle sperimentazioni che valorizzino la biodiversità agraria italiana. In qualità di vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, sto approfondendo i rilievi critici e le possibili omissioni nella redazione dei bandi di dismissione delle terre pubbliche”

On. Adriano Zaccagnini Vicepresidente Commissione Agricoltura.

Principi per una strategia di gestione dei patrimoni degli assetti fondiari collettivi in un sistema evolutivo economia-ambiente 20-21 nov 2014

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO
Dipartimento di Economia e management - Facoltà di Giurisprudenza
Centro Studi e Documentazione sui Demani civici e le Proprietà collettive

20a Riunione Scientifica
Centro Studi e Documentazione sui Demani civici e le Proprietà collettive
Principi per una strategia di gestione dei patrimoni degli assetti fondiari collettivi in un sistema evolutivo economia-ambiente
Live streaming! Live streaming! - 20 novembre 2014 @ ore 15:30
20 - 21 novembre 2014
Sala conferenze - Dipartimento di Economia e management, Via Rosmini 44

Tempo
(hh:mm:ss)
Relatore/Argomento
Giovedì 20 novembre 2014
  
 I Sessione
  
Ore 15:30
Indirizzi di saluto delle autorità
Presiede i lavori il prof. Paolo Grossi, giudice della Corte costituzionale, Roma
A - Relazioni
I relazione sul tema:
Comunità alpine e capacità di autogoverno
Andrea Leonardi, professore di Storia economica nel Dipartimento di Economia e Management dell’Università degli Studi di Trento
Ore 17:00
II relazione sul tema:
Demani civici vivi e vitali per collettività locali sostenibili
Geremia Gios, professore di Economia dell’ambiente e direttore del Dipartimento di Economia e Management dell’Università degli Studi di Trento
B - Voci dagli assetti fondiari collettivi
Motivi e modalità per la ricostituzione dell’Amministrazione separata dei beni di uso civico di Villamontagna (Trento)Piergiorgio Frachetti, presidente
L’Università Agraria di Bagnara (PG) per storia e per statuto opera a favore della comunitàLorenzo Perticoni, presidente
Motivi di un ricorso al Tar di Ancona e della mancata impugnazione della sentenzaVincenzo Fatica, presidente della Fondazione Medit Silva di Frontone (PU)
La Comunanza Agraria di Colpetrazzo (PG): volano della coesione sociale ed esempio di collaborazione leale con le istituzioni pubblicheMario Boccolini, presidente
La Comunanza Agraria di Massa Martana (PG): istituzione innovatrice nell’uso del demanio civico anche in funzione didattico-divulgativaRomano Filippucci, Presidente
 
Venerdì 21 novembre 2014
  
 II Sessione
  
Ore 9:00

Presiede i lavori il prof. Francesco Nuvoli, professore di Estimo rurale nell’Università degli studi di Sassari
III relazione sul tema:
Gli eco-sistemi agro-silvopastorali: beni naturali ambientali e/o anche valori culturali?, arch. Franco Posocco, dell’Università degli Studi di Padova e Guardian Grando della Scuola Grande di San Rocco in Venezia
  
Ore 11:00IV relazione sul tema:
La gestione forestale sostenibile nelle proprietà collettive, prof. Orazio Ciancio, presidente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali di Firenze
  
III Sessione
 
Ore 14:30Proiezione del documentario "Usi civici: Terre nostre", in versione integrale.
  
Ore 15:00
Presiede i lavori il prof. Fabrizio Marinelli, professore di Istituzioni di diritto privato nella Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di L’Aquila
V relazione sul tema:
Usi civici e proprietà collettiva. Alla ricerca di una distinzioneRaffaele Volante, professore di Storia del diritto medievale e moderno nel Dipartimento di Giurisprudenza nell’Università degli studi di Ferrara
 
 Comunicazioni e interventi
  
16:30Interventi conclusivi e chiusura dei lavori

fonte: http://www.usicivici.unitn.it/convegni/20rs/programma.html